Si possono cercare numerose formule o teorie per raccontare in maniera
approfondita la crisi del sistema politico italiano: si possono pronunciare
nomi, date, citare fotografie, raduni, congressi, sondaggi, dati, trasmissioni,
aneddoti, personaggi, per narrare come la politica, o la sua rappresentazione
attraverso i partiti, stia vivendo una crisi profonda, sia per la fiducia, sia
per l’autorevolezza. I rappresentanti dei partiti, siano essi membri di amministrazioni
o candidati, hanno quasi ormai del tutto perso la capacità di rappresentare
alcunché, incarnare una possibilità o un’idea di futuro. Questo ovviamente non
accade in uguale maniera per tutti, ma sicuramente succede a diversi livelli,
da quello nazionale a quello strettamente locale. Perdendo l’autorevolezza,
ovvero la capacità di rappresentare un punto di riferimento, si è rotto ormai
quello che era la fiducia nei politici e nella politica. La persona politica è
sempre più divisa dal resto del popolo, attaccati alla poltrona del potere, inchieste, reportage, gossip vario, soprattutto
inchieste condanne la corruzione hanno agito così profondamente da far si che i
cittadini si sentano giustamente disgustati da questo sistema. Il mondo della
politica è ormai percepito come una sorta di reality in cui i candidati e i
rappresentanti non sono altro che le starlette del momento. Ovviamente questo è
gravissimo dal punto di vista democratico perché il nostro sistema, per quanto
imperfetto e frequentato da farabutti, comunque ci ha sempre consentito un
minimo di scelta, di possibilità di incidere, che oggi non c'è più.
Una
politica bocciata senza riserve, caratterizzata «da una maleducazione che
rischia di portare al disinteresse e all’indifferenza». tante le questioni
ancora irrisolte, a partire dal taglio dei costi della politica, al centro
ormai da tempo del dibattito, tutti noi
da anni chiediamo di contrastare i costi e i privilegi della politica: cosa si
è fatto fino ad ora? In questi anni abbiamo chiesto ai partiti, di rinunciare a
questo fiume di soldi che si riversa a vari livelli: ma che cosa si è fatto -
da anni chiediamo una legge elettorale che renda i cittadini responsabili delle
loro scelte e siamo ancora qui a discuterne». E poi la mancanza delle riforme,
considerate necessarie, annunciate da anni, ma mai concretizzate, come è senza
le riforme che tocchino i temi cruciali,
l’assenza delle iniziative in favore della famiglia «che è una
istituzione decisiva per la società e per il bene pubblico.
Quali
interventi sulla fiscalità vere reali sono state fatte in favore delle famiglie ?, Altri Paesi
europei ,politiche su questo settore sono una realtà consolidata. Siamo di
fronte ad una situazione politica sconfortante, a livello delle Regioni cosa
stanno facendo per contenere gli sprechi?». Le mancate scelte alimentano ancora
di più l’insofferenza nel Paese. L'italia sta affrontando una crisi politica
molto più forte di quella economica, riconoscibile nella sfiducia verso le
istituzioni e verso i rappresentanti La gente vuole qualcosa di nuovo in
cui sperare, sogna una politica sana e pulita, che pensi ai bisogni dei
cittadini e non al proprio tornaconto. I cittadini
italiani da tempo ormai si sentono abbandonati frustrati che, nonostante la
rassegnazione e la sfiducia, si sono recati alle urne nella speranza di
cambiare, attraverso il voto, la sorte del Paese e che, tra mille difficoltà,
pagano le tasse ben sapendo che milioni di “furbetti” lungo lo stivale sono del
tutto sconosciuti al Fisco. O quelli che attendono anni per una sentenza civile
e sono costretti a prendere atto che i loro rappresentanti nei due rami del
Parlamento avvertono la necessità e l’urgenza di una riforma solo quando il
potente di turno è rimasto imbrigliato nella rete.
Questa politica ormai priva valori, che, per mera
convenienza, distingue l’etica pubblica da quella privata, che si divide sulle
poltrone e fa finta di non vedere i punti in cui si annida la corruzione ed il
marcio ha fatto il suo tempo. È giunto il momento di voltare pagina.
L’Italia ha bisogno di una guida forte ed
autorevole che sia capace di traghettarla fuori dalla crisi. C'è bisogno di
politici veri un cambio totale, cominciando con il rendere pubblici i propri
curriculum, siano i cittadini a decidere chi deve sedere alla presidenza del
consiglio, cosi come per il Presidente della Repubblica, siano i cittadini
stessi che nei vari schieramenti politici indichino per voto chi dovrà scendere
in campo per le elezioni. Il tempo stringe l'Italia ha bisogno di fatti, non che
si continui a parlare di riforme nei Talk Show, e non lo si fa dove invece
bisogna farlo.
LAVORATORI ITALIANI LIBERIAMOCI DI QUESTO STERCO
https://www.youtube.com/watch?v=IEnK__Eq8_w