venerdì 28 agosto 2015

APPELLO ALLA LOTTA CONTRO L'ACCORDO VERGOGNA SULLA RAPPRESENTANZA


APPELLO ALLA LOTTA
CONTRO L'ACCORDO VERGOGNA SULLA RAPPRESENTANZA

Sostieni anche tu la campagna!

DIFENDIAMO IL SINDACALISMO CONFLITTUALE E DI LOTTA PER CONTRASTARE LE POLITICHE DI AUSTERITY, RAZZISTE, DI SFRUTTAMENTO E DI REPRESSIONE!

DIFENDIAMO LA LIBERTÀ DI ESPRESSIONE E IL DIRITTO DI SCIOPERO!


Il 10 gennaio 2014 i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Ugl hanno firmato, insieme con i rappresentanti di Confindustria, un accordo ("Testo unico sulla rappresentanza") che azzera la democrazia sindacale nelle aziende private, estendendo - e peggiorando - il modello Fiat-Pomigliano a tutte le aziende private. Confindustria (poi anche Confcooperative, Lega Coop e Agci), Cgil, Cisl e Uil, Ugl con questo testo hanno deciso di cancellare la democrazia sindacale nei luoghi di lavoro.

Cosa prevede questo accordo?

Soltanto i sindacati che "accettino espressamente, formalmente e integralmente i contenuti del presente accordo" e i conseguenti regolamenti elettorali possono:
a) concorrere senza veti e limitazioni alle rsu/rsa;
b) partecipare (se considerati "rappresentativi" di almeno il 5% dei lavoratori di un settore) alla contrattazione collettiva e aziendale;
c) essere riconosciuti dalle aziende come sindacati rappresentativi ed aver diritto alle trattenute in busta paga.
In cambio di questo, i sindacati firmatari del Testo Unico sulla Rappresentanza devono rinunciare al diritto di indire liberamente lo sciopero e si impegnano a moderare l'ostilità contro le aziende, rinunciando di fatto alla lotta. I sindacati firmatari, infatti, non potranno più organizzare iniziative di sciopero o di contrasto contro un contratto/accordo (aziendale o nazionale) sottoscritto dal 50% + 1 delle rsu/rsa o dai sindacati maggioritari di categoria, salvo incorrere nella soppressione dei diritti sindacali e in sanzioni economiche che possono ricadere anche sui lavoratori. Addirittura, i sindacati firmatari non potranno organizzare proteste o scioperi durante le fasi di trattativa!
E' un ulteriore attacco al diritto di sciopero nel lavoro privato, che si aggiunge alle già pesanti limitazioni nel pubblico impiego, nei trasporti, nella sanità e nei cosiddetti "servizi essenziali", settori dove non è possibile organizzare scioperi prolungati e che oggi subiscono un ulteriore attacco da parte del governo.
Firmare questo accordo significa contribuire alla distruzione del sindacato come strumento di lotta a difesa dei lavoratori e della lavoratrici!

Un grave attacco ai diritti dei lavoratori e delle lavoratrici

Il Testo Unico attacca soprattutto i diritti dei lavoratori e delle lavoratrici, a cui sarà negata la possibilità di scegliere liberamente i propri rappresentanti sindacali nei posti di lavoro e che, soprattutto, rischiano di dover subire in silenzio accordi al ribasso, sia sul piano salariale che dei diritti.
Si tratta di un accordo liberticida che obbliga tutti i sindacati firmatari alla concertazione, cancella la democrazia della rappresentanza e il diritto di dissenso dei lavoratori, priva lavoratori e lavoratrici dei principali strumenti a loro disposizione per respingere gli attacchi dei padroni e del governo: gli scioperi e l'azione sindacale conflittuale.

Troppi sindacati lo hanno firmato!

Purtroppo, dopo una forte iniziale mobilitazione unitaria contro il Testo Unico - che ha coinvolto numerosi sindacati, dalla Fiom ai sindacati di base - e nonostante il successo della campagna contro la firma dell'accordo vergogna, promossa dal Coordinamento No Austerity e sostenuta da varie sigle sindacali e comitati di lotta, persino alcuni sindacati conflittuali hanno deciso di firmare il testo unico.
La Fiom si sta presentando nella maggioranza delle elezioni rsu e rsa sottoscrivendo i contenuti dell'accordo, dopo che la direzione nazionale Fiom ha abbandonato la battaglia contro la firma all'interno della Cgil. Persino le direzioni nazionali di Cobas Lavoro Privato, Snater, Orsa e recentemente di Usb hanno deciso di cedere al ricatto padronale, firmando questo accordo vergognoso.
Noi pensiamo che quanti più sindacati firmano questo accordo vergognoso tanto più si indebolisce la lotta contro il Jobs Act, contro i licenziamenti, contro il razzismo e contro tutte le misure governative di austerity e privatizzazione. I dirigenti sindacali che firmano l'accordo rinunciano di fatto a lottare per respingerlo e aprono la strada a una nuova legge contro il diritto di sciopero, di rappresentanza e di libera espressione: una legge già annunciata dal governo, che, come dimostrano le sempre più frequenti dichiarazioni di ministri e parlamentari, tenterà di cancellare ogni minimale diritto di dissenso.

Rilanciamo la campagna contro l'accordo della vergogna e per la difesa del diritto di sciopero!

Contro lo sfruttamento di padroni e governo i lavoratori devono organizzarsi autonomamente attraverso rappresentanti che siano espressione delle lotte e non con finti delegati, servi dei diktat aziendali, con le mani legate e privi di concreti strumenti di opposizione sindacale.
E' necessario e urgente rilanciare la battaglia contro l'accordo della vergogna sulla rappresentanza, parallelamente alla campagna contro la repressione delle lotte e del dissenso. Difendere il sindacalismo conflittuale e il diritto di sciopero è un primo fondamentale passo per una mobilitazione unitaria e coordinata contro le politiche di austerity imposte dal governo (tra cui il Jobs Act) e contro la privatizzazione di Sanità, Trasporti, Scuola (la cosiddetta "Buona scuola"), che speculano sul costo del lavoro e dismettono i servizi pubblici essenziali.
Mobilitiamoci a difesa dei diritti democratici e delle lotte antifasciste e solidali, contro il razzismo e contro il maschilismo!

Il nostro appello: firmalo anche tu!

I sottoscrittori di questo appello:
1) Chiedono a tutti i lavoratori e alle organizzazioni sindacali di lotta di mobilitarsi per la democrazia della rappresentanza e per il diritto di sciopero, combattendo l'accordo vergogna sulla rappresentanza e tutte le misure antisciopero.
2) Chiedono ai gruppi dirigenti nazionali di Fiom, Cobas Lavoro Privato, Usb, Snater, Orsa, di ritirare la firma al Testo unico sulla rappresentanza in qualsiasi istanza (nazionale, di categoria, aziendale) e agli attivisti sindacali delle organizzazioni sindacali firmatarie di non riconoscere nelle singole realtà aziendali la legittimità di elezioni rsu/rsa conformi all'accordo vergogna.
3) Sostengono e diffondono unitariamente tutte le iniziative, anche interne alle organizzazioni sindacali, contro l'accordo della vergogna, dando la disponibilità a costruire momenti di informazione per i lavoratori nei luoghi di lavoro e nei territori.
4) Rilanciano la battaglia contro il Jobs Act e contro tutte le politiche di austerity, razziste e autoritarie del governo Renzi!

Prime adesioni collettive all'appello:

No Austerity - Coordinamento delle Lotte
Confederazione sindacale USI
Cub Toscana
Cub Piemonte
Coordinamento Operai Cub Pirelli (Bollate)
Alp-Cub (Associazione Lavoratori Pinerolesi aderente alla Cub)
Flmuniti-Cub Ferrari
Cub Sur Modena
Coordinamento provinciale Flmu-Cub Frosinone
Cub Sanità Salerno dell'AOU Ruggi d'Aragona
Flmuniti Cub Parma
Allca-Cub Bolzano
Cub Caltanissetta
Cub Sanità Cremona
Rsu Cub Istituti Ospedalieri di Cremona
Attivisti Cub Vicenza
Slai Cobas Tpl Toscana
Slai Cobas - Coordinamento provinciale di Chieti
Slai Cobas - Coordinamento provinciale Termoli-Campobasso
Rsa Fiom Ferrari
Rsu Fiom OM Carrelli Bari
Il sindacato è un'altra cosa Opposizione Cgil (Cremona)
Rsa Fisac-Cgil Equitalia Nord - Cremona
Rsu Fiom La protec di S.Giovanni in croce
Operai Fiat Irisbus Resistenza Operaia
Si.Cobas Esselunga di Pioltello
Lavoratori delle cooperative in lotta
Usb P.I. Vimodrone
Coordinamento Pugliese Lavoratori in Lotta
Rete Operaia Val Seriana
Precari della scuola in lotta
Coordinamento Migranti di Verona
Operaie Jabil-Nokia di Cassina de' Pecchi
Rete di sostegno attivo Jabil-Nokia-Siemens
Associazione Mariano Ferreyra
Donne in Lotta di No Austerity
Associazione Terra Nuestra (Donne Immigrate)

Manda la tua adesione a questo appello scrivendo a info@coordinamentonoausterity.org
 indicando nome, cognome, città, eventuale sindacato o incarico sindacale o organizzazione di appartenenza.
E' particolarmente importante mandare adesioni collettive (sindacali, di lotta, politiche, associazioni, ecc).


I DIRITTI SINDACALI NON SI SVENDONO!

Segui lo sviluppo della campagna: www.coordinamentonoausterity.org 


http://www.coordinamentonoausterity.org/noaccordorappresentanza/vademecum_accordo_vergogna.pdf


mercoledì 12 agosto 2015

UNITI E SOLIDALI PER RIPRENDERCI IL FUTURO CHE CI SPETTA



Coordinamento Nazionale Autoferrotranvieri 27 Marzo 2015

UNITI E SOLIDALI PER RIPRENDERCI IL
FUTURO CHE CI SPETTA



Il Coordinamento Nazionale Autoferrotranvieri 27 Marzo 2015 è un insieme di lavoratori appartenenti a diverse realtà territoriali e sindacali, che si battono contro lo smantellamento del Trasporto Pubblico, perseguendo l’obbiettivo unitario della lotta alle speculazioni e allo sfruttamento del lavoro, allo smantellamento dei servizi, all’inganno delle Privatizzazioni che nuocciono ad addetti ed utenti.

Il Coordinamento si batte per la Sicurezza e la Qualità dei servizi e per tutelare la centralità del trasporto Pubblico in quanto bene pubblico essenziale che garantisce il diritto costituzionale alla mobilità, sono infatti indispensabili maggiori risorse pubbliche da investire nel settore. Il Coordinamento si attiva per difendere i lavoratori colpiti da repressione aziendale e difende i Diritti di Sciopero e di Dissenso, già fortemente limitati dalla legge 146 e dagli attacchi al diritto di rappresentanza e sottoposto oggi a nuovi assalti liberticidi di Governo, padroni e sindacati concertativi.

Il Coordinamento ha organizzato il 29-30 Giugno e 2 Luglio 2015 presidi in tutta
Italia, che hanno visto adesione e partecipazione di tanti lavoratori e cittadini.

 ORGANIZZEREMO COME PROSSIME INIZIATIVE:

- Un’Assemblea Pubblica nelle sale del Parlamento, sui danni prodotti
dalle privatizzazioni nel settore dei Trasporti.

- Un Presidio Pubblico a Roma in difesa dei Servizi Pubblici Essenziali:
Trasporti, Scuola, Sanità, con la partecipazione di lavoratori e cittadini.

- Una Convegno sulla Sicurezza del Trasporto e sulla Repressione
Aziendale.

DIFFONDEREMO QUESTO VOLANTINO IN TUTTE LE MAGGIORI CITTÀ ITALIANE
Coordinamento Nazionale Autoferrotranvieri 27 Marzo 2015



Scriveteci: e-mail autoferrotranvieriuniti@gmail.com

sabato 1 agosto 2015

Coordinamento Nazionale Autoferrotranvieri 27 marzo 2015 APPELLO PER CHRISTIAN



Coordinamento Nazionale Autoferrotranvieri 27 marzo 2015




APPELLO PER CHRISTIAN

Chiediamo il ritiro immediato e incondizionato del gravissimo provvedimento disciplinare ai danni di Christian Rosso e la presa di responsabilità delle istituzioni rispetto alle gravi inefficienze organizzative e strutturali di ATAC
Il 29 Luglio 2015 Christian Rosso, autista che aveva denunciato in un video le insufficienze organizzative di Atac e le inefficienze tecniche dei mezzi utilizzati per il servizio, è stato sospeso da Atac a tempo indeterminato; un atto vigliacco e vergognoso che dimostra come in questo paese si scelga la via della repressione di ogni legittimo dissenso di lavoratori e cittadini, anziché quella della efficienza dei servizi e dell’interesse della collettività.

Il provvedimento che colpisce Christian Rosso segue una lunga serie di azioni sanzionatorie che in questi anni hanno raggiunto molti lavoratori in prima linea nelle battaglie per la sicurezza del lavoro e dei servizi, ne sono esempio i recenti casi che hanno colpito altri autisti di Atac e di Ctt Livorno\Cecina, oltre a numerosi ferrovieri licenziati da FS, come Riccardo Antonini e Sandro Giuliani.

Tali atti di repressione aziendale sono di fatto possibili perché i sindacati firmatari di Contratti Collettivi hanno concordato con le aziende l’esistenza di clausole che agevolano le azioni punitive, impedendo ai lavoratori di esprimersi liberamente nel difendere i propri diritti e quelli dei cittadini; infatti assistiamo ancora una volta ad un silenzio vergognoso delle organizzazioni sindacali maggioritarie, complici di tali atti sconsiderati.

Anche le istituzioni si dimostrano inadeguate ed inidonee, infatti il sindaco Marino scarica ogni suo interesse sulla questione, anteponendo la difesa di manager aziendali senza scrupoli alle legittime aspettative di lavoratori e utenti; anche il neo assessore ai trasporti Stefano Esposito pur intervenendo contro la durezza del provvedimento, sceglie di ignorare le grave situazione organizzativa e strutturale emersa in Atac e le responsabilità di chi ha il compito di gestirla.

Del resto sappiamo bene che le situazioni denunciate da Christian sono il frutto di una politica di amministrazione del servizio di Trasporto Pubblico Locale al massimo ribasso economico e di sfruttamento del costo del lavoro, in linea a quanto impostato dal Governo Renzi e avvallato dai sindacati concertativi; un percorso inquadrato nei processi di privatizzazione e speculazione che stanno distruggendo il servizio di trasporto pubblico e che questo coordinamento sta fronteggiando unitariamente.

Chiediamo pertanto il ritiro immediato e incondizionato del gravissimo provvedimento disciplinare ai danni di Christian e la presa di responsabilità delle istituzioni rispetto alle gravi inefficienze organizzative e strutturali di ATAC, questo Coordinamento di Lavoratori sosterrà attivamente le lotte e le iniziative necessarie ad ottenere giustizia per Christian e per tutti gli altri lavoratori colpiti.
Chiediamo a lavoratori e cittadini e alle realtà sindacali di lotta di sostenere questo appello dandogli massima diffusione e inviando propria adesione  



aautoferrotranvieriuniti@gmail.com

Coordinamento Nazionale Autoferrotranvieri 27 marzo 2015

Prime Adesioni Appello:
Cambia-Menti M410, Cub Trasporti, Cobas Lavoro Privato, Slai Cobas, SLS Padova, ADL Cobas Padova, Orsa TPL Genova, USB Tpl Genova, USB Tpl Livorno, USB Gtt Torino
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