martedì 8 ottobre 2013

SCIOPERO 18 OTTOBRE CONTRO PD E PDL CONTRO QUESTO GOVERNO E LA SUA AUSTERITY


Contro il governo PD-PdL dell’austerità 
18 OTTOBRE SCIOPERO GENERALE 
di tutto il lavoro dipendente pubblico e privato 
MANIFESTAZIONE NAZIONALE A ROMA 


da P. della Repubblica (ore 10) a P. S. Giovanni e accampata in piazza 
Dopo l’ennesimo teatrino della casta politicante - sempre esperta di virtuali risse pubbliche e concreti accordi privati per la gestione e il saccheggio bipartisan della ricchezza collettiva - il governo Letta ha avuto il via libera per proseguire la disastrosa politica sociale ed economica che, gestita prima da Berlusconi e poi da Monti, ha reso ancor più grave la crisi in Italia: esattamente come è successo negli ultimi sei anni anche in tutti quegli altri paesi del Sud Europa che sono stati costretti dal capitalismo privato e di Stato tedesco e nordeuropeo, egemone nel continente, dalle sue strutture di servizio (Commissione Europea, BCE, trojka) e dai propri governi succubi (a partire dal nostro), ad una recessione drammatica e senza precedenti. 
Al di là dei conflitti tra i gruppi politicanti in competizione, PD e PdL rappresentano oggi, congiuntamente, una sorta di partito unico dell’austerità, che continua ad infierire in una sola direzione, quella dei salariati, dei disoccupati, dei precari, dei pensionati poveri, dei servizi pubblici e dei beni comuni, tagliando spietatamente reddito e pensioni, aumentando la disoccupazione e la precarietà, riducendo vistosamente gli investimenti nella scuola e nella sanità pubbliche, gettando in strada gli occupanti di case o chi la casa ce l’aveva ma non riesce più a pagarla, massacrando diritti sociali e sindacali, consegnati questi ultimi alla oligarchia dei sindacati di Stato. 
E la Legge di (In)stabilità in arrivo continuerà a colpire nelle stesse direzioni, peggiorerà la recessione, aumenterà ancora il debito pubblico e la povertà, impedendo ogni uscita positiva dalla crisi. Dalla quale si esce invece solo grazie ad una completa inversione di rotta, con massicci investimenti pubblici, redistribuzione di reddito ai salariati, disoccupati, precari e pensionati poveri, stabilità lavorativa, servizi sociali e beni comuni potenziati e tolti dalle mani della privatizzazione e della mercificazione: mutamento di rotta però che non ci possiamo certo attendere dai governi dell’austerità ma che solo una potente e vasta rivolta sociale può imporre. 
Confermiamo dunque, insieme ad altri sindacati conflittuali, per il 18 ottobre lo sciopero generale di tutto il lavoro dipendente pubblico e privato, contro le politiche di austerità, precarietà, povertà, privatizzazioni e disoccupazione, contro il governo PD-PdL che le impone. 
Manifesteremo a Roma con un corteo da P.della Repubblica (ore 10) a P. S. Giovanni. Dal pomeriggio, “accampata” in P. S. Giovanni, con tende e gazebo, interventi dal palco e speech corner per dibattiti su vari temi, e in serata concerto con gruppi musicali e incursioni artistiche. 
Invitiamo tutti/e a partecipare anche alla manifestazione nazionale a Roma del giorno successivo (19 ottobre, ore 14, corteo da P. S. Giovanni a Porta Pia) indetta dai Movimenti per l’Abitare. 


                                                                          SLAI COBAS
via Domenico Pacchi 4 Castelnuovo Garfagnana (LU) 55032tel/fax 0583.1893804
e-mail: slaicobasclaplucca@libero. http://slaicobasclaplucca.blogspot.it/




SLAI COBAS ORGANIZZA UN PULLMAN CON PARTENZA DA LUCCA PALAZZETTO DELLO SPORT COSTO ANDATA E RITORNO 20 EURO PER INFO CONTATTARE: 3881145930

SCIOPERO 18 OTTOBRE 2013 CONTRO PD E PDL CONTRO QUESTO GOVERNO E LA SUA AUSTERITY

Contro il governo PD-PdL dell’austerità 
18 OTTOBRE SCIOPERO GENERALE 
di tutto il lavoro dipendente pubblico e privato 
MANIFESTAZIONE NAZIONALE A ROMA 
da P. della Repubblica (ore 10) a P. S. Giovanni e accampata in piazza 
Dopo l’ennesimo teatrino della casta politicante - sempre esperta di virtuali risse pubbliche e concreti accordi privati per la gestione e il saccheggio bipartisan della ricchezza collettiva - il governo Letta ha avuto il via libera per proseguire la disastrosa politica sociale ed economica che, gestita prima da Berlusconi e poi da Monti, ha reso ancor più grave la crisi in Italia: esattamente come è successo negli ultimi sei anni anche in tutti quegli altri paesi del Sud Europa che sono stati costretti dal capitalismo privato e di Stato tedesco e nordeuropeo, egemone nel continente, dalle sue strutture di servizio (Commissione Europea, BCE, trojka) e dai propri governi succubi (a partire dal nostro), ad una recessione drammatica e senza precedenti.
Al di là dei conflitti tra i gruppi politicanti in competizione, PD e PdL rappresentano oggi, congiuntamente, una sorta di partito unico dell’austerità, che continua ad infierire in una sola direzione, quella dei salariati, dei disoccupati, dei precari, dei pensionati poveri, dei servizi pubblici e dei beni comuni, tagliando spietatamente reddito e pensioni, aumentando la disoccupazione e la precarietà, riducendo vistosamente gli investimenti nella scuola e nella sanità pubbliche, gettando in strada gli occupanti di case o chi la casa ce l’aveva ma non riesce più a pagarla, massacrando diritti sociali e sindacali, consegnati questi ultimi alla oligarchia dei sindacati di Stato.
E la Legge di (In)stabilità in arrivo continuerà a colpire nelle stesse direzioni, peggiorerà la recessione, aumenterà ancora il debito pubblico e la povertà, impedendo ogni uscita positiva dalla crisi. Dalla quale si esce invece solo grazie ad una completa inversione di rotta, con massicci investimenti pubblici, redistribuzione di reddito ai salariati, disoccupati, precari e pensionati poveri, stabilità lavorativa, servizi sociali e beni comuni potenziati e tolti dalle mani della privatizzazione e della mercificazione: mutamento di rotta però che non ci possiamo certo attendere dai governi dell’austerità ma che solo una potente e vasta rivolta sociale può imporre.
Confermiamo dunque, insieme ad altri sindacati conflittuali, per il 18 ottobre lo sciopero generale di tutto il lavoro dipendente pubblico e privato, contro le politiche di austerità, precarietà, povertà, privatizzazioni e disoccupazione, contro il governo PD-PdL che le impone.
Manifesteremo a Roma con un corteo da P.della Repubblica (ore 10) a P. S. Giovanni. Dal pomeriggio, “accampata” in P. S. Giovanni, con tende e gazebo, interventi dal palco e speech corner per dibattiti su vari temi, e in serata concerto con gruppi musicali e incursioni artistiche.
Invitiamo tutti/e a partecipare anche alla manifestazione nazionale a Roma del giorno successivo (19 ottobre, ore 14, corteo da P. S. Giovanni a Porta Pia) indetta dai Movimenti per l’Abitare.


                                                           

SLAI COBAS
via Domenico Pacchi 4 Castelnuovo Garfagnana (LU) 55032tel/fax 0583.1893804
e-mail: slaicobasclaplucca@libero. http://slaicobasclaplucca.blogspot.it/



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mercoledì 2 ottobre 2013

UNA POLITICA SEMPRE PIU' DISTANTE DAI REALI BISOGNI DEI CITTADINI

Si possono cercare numerose formule o teorie per raccontare in maniera approfondita la crisi del sistema politico italiano: si possono pronunciare nomi, date, citare fotografie, raduni, congressi, sondaggi, dati, trasmissioni, aneddoti, personaggi, per narrare come la politica, o la sua rappresentazione attraverso i partiti, stia vivendo una crisi profonda, sia per la fiducia, sia per l’autorevolezza. I rappresentanti dei partiti, siano essi membri di amministrazioni o candidati, hanno quasi ormai del tutto perso la capacità di rappresentare alcunché, incarnare una possibilità o un’idea di futuro. Questo ovviamente non accade in uguale maniera per tutti, ma sicuramente succede a diversi livelli, da quello nazionale a quello strettamente locale. Perdendo l’autorevolezza, ovvero la capacità di rappresentare un punto di riferimento, si è rotto ormai quello che era la fiducia nei politici e nella politica. La persona politica è sempre più divisa dal resto del popolo, attaccati alla poltrona del  potere, inchieste, reportage, gossip vario, soprattutto inchieste condanne la corruzione hanno agito così profondamente da far si che i cittadini si sentano giustamente disgustati da questo sistema. Il mondo della politica è ormai percepito come una sorta di reality in cui i candidati e i rappresentanti non sono altro che le starlette del momento. Ovviamente questo è gravissimo dal punto di vista democratico perché il nostro sistema, per quanto imperfetto e frequentato da farabutti, comunque ci ha sempre consentito un minimo di scelta, di possibilità di incidere, che oggi non c'è più.

Una politica bocciata senza riserve, caratterizzata «da una maleducazione che rischia di portare al disinteresse e all’indifferenza». tante le questioni ancora irrisolte, a partire dal taglio dei costi della politica, al centro ormai da tempo del dibattito,  tutti noi da anni chiediamo di contrastare i costi e i privilegi della politica: cosa si è fatto fino ad ora? In questi anni abbiamo chiesto ai partiti, di rinunciare a questo fiume di soldi che si riversa a vari livelli: ma che cosa si è fatto - da anni chiediamo una legge elettorale che renda i cittadini responsabili delle loro scelte e siamo ancora qui a discuterne». E poi la mancanza delle riforme, considerate necessarie, annunciate da anni, ma mai concretizzate, come è senza le riforme che tocchino i temi cruciali,  l’assenza delle iniziative in favore della famiglia «che è una istituzione decisiva per la società e per il bene pubblico. Quali interventi sulla fiscalità vere reali sono state  fatte in favore delle famiglie ?, Altri Paesi europei ,politiche su questo settore sono una realtà consolidata. Siamo di fronte ad una situazione politica sconfortante, a livello delle Regioni cosa stanno facendo per contenere gli sprechi?». Le mancate scelte alimentano ancora di più l’insofferenza nel Paese. L'italia sta affrontando una crisi politica molto più forte di quella economica, riconoscibile nella sfiducia verso le istituzioni e verso i rappresentanti La gente vuole qualcosa di nuovo in cui sperare, sogna una politica sana e pulita, che pensi ai bisogni dei cittadini e non al proprio tornaconto. I  cittadini italiani da tempo ormai si sentono abbandonati frustrati che, nonostante la rassegnazione e la sfiducia, si sono recati alle urne nella speranza di cambiare, attraverso il voto, la sorte del Paese e che, tra mille difficoltà, pagano le tasse ben sapendo che milioni di “furbetti” lungo lo stivale sono del tutto sconosciuti al Fisco. O quelli che attendono anni per una sentenza civile e sono costretti a prendere atto che i loro rappresentanti nei due rami del Parlamento avvertono la necessità e l’urgenza di una riforma solo quando il potente di turno è rimasto imbrigliato nella rete.

Questa politica ormai priva valori, che, per mera convenienza, distingue l’etica pubblica da quella privata, che si divide sulle poltrone e fa finta di non vedere i punti in cui si annida la corruzione ed il marcio ha fatto il suo tempo. È giunto il momento di voltare pagina.

L’Italia ha bisogno di una guida forte ed autorevole che sia capace di traghettarla fuori dalla crisi. C'è bisogno di politici veri un cambio totale, cominciando con il rendere pubblici i propri curriculum, siano i cittadini a decidere chi deve sedere alla presidenza del consiglio, cosi come per il Presidente della Repubblica, siano i cittadini stessi che nei vari schieramenti politici indichino per voto chi dovrà scendere in campo per le elezioni.
Il tempo stringe l'Italia ha bisogno di fatti, non che si continui a parlare di riforme nei Talk Show, e non lo si fa dove invece bisogna farlo.



SLAI COBAS via Domenico Pacchi 4 Castelnuovo Garfagnana (LU) 55032tel/fax 0583.1893804
  e-mail: slaicobasclaplucca@libero.   http://slaicobasclaplucca.blogspot.it/